Editoriale

Cara lettrice e caro lettore

Montagne russe a tutta velocità: dopo un 2018 negativo, prima della fine dell’anno abbiamo parlato della rapida ripresa nel 2019. Oggi abbiamo un’immagine esattamente contraria. Il coronavirus fa evaporare i risultati dell’ultimo anno. Sotto tali auspici vi presentiamo la nostra chiusura d’esercizio 2019. Un valore di Previs che dà stabilità soprattutto in tempi difficili sono gli immobili. Diamo la parola al nostro team del Management del portafoglio immobili. Infine desideriamo condividere con voi la nostra opinione sull’attuale riforma LPP e vi ricordiamo le possibilità a vostra disposizione per riflettere più approfonditamente sul secondo pilastro. 

Vi auguro una lettura interessante.

Stefan Muri
Direttore

Grado di copertura, riserve e tasso d’interesse tecnico

La testa nella biosauna a 70 gradi, i piedi nel congelatore a 20 gradi sotto zero. Il risultato: una piacevole temperatura media di 25 gradi. In termini puramente matematici ciò è corretto, ma appunto…

La nostra situazione al 31.12.2019 mostra un’immagine in linea con quella degli ultimi anni, se osserviamo i risultati degli investimenti e i bilanci strettamente correlati delle nostre casse di previdenza. Vediamo rendimenti consolidati sul patrimonio complessivo nell’ordine del +8.4% (2017), -3.0% (2018) e +9.7% (2019). Anche osservando il valore medio su più anni, si tratta comunque di una montagna russa sulla quale noi, come molti istituti di previdenza, ci troviamo da alcuni anni. E se inoltre la situazione è come in alcune delle nostre casse di previdenza, dove le riserve non hanno ancora raggiunto il livello necessario, il giro sulla giostra diventa tale da passare da un grado di copertura positivo a uno negativo e viceversa. A seconda della struttura e dimensione, al 31 dicembre 2019 le nostre casse di previdenza con assicurati attivi presentano tutte un grado di copertura positivo che oscilla tra il 103% e il 118%.

Il fatto che i gradi di copertura in parte non abbiano registrato valori superiori dipende dalla decisione del consiglio di fondazione di ridurre ulteriormente il tasso d’interesse tecnico alla luce della fase persistente di interessi bassi. Tale tasso d’interesse viene applicato per rimunerare in futuro i capitali di rendita su base teorica. È quindi determinato dalle rendite previste in futuro. La camera degli esperti di casse pensioni ha quindi già abbassato all’1.83% la propria raccomandazione per il limite massimo del tasso d’interesse tecnico; la tendenza è in ulteriore calo.

Calo progressivo

Gli attuali tassi bassi e talvolta addirittura negativi pesano su Previs oggi e sicuramente lo faranno anche in futuro. È quindi essenziale che anche noi riduciamo ulteriormente il tasso d’interesse tecnico e ciò in diverse fasi: dal 2.25% al 2.00% nel 2019 e all’1.75% entro il 2024. 
 

La prima revisione della legge federale sulla previdenza professionale per la vecchiaia, i superstiti e l'invalidità LPP è stata attuata in tre tappe entro il 2006. Da allora quasi nessun’altra revisione è più riuscita ad andare oltre le discussioni parlamentari, né tanto meno a passare la votazione popolare. Nel 2010 il popolo ha respinto con forza la riduzione dell’aliquota di conversione1 dal 6.8% al 6.4% e nel 2017 la riduzione al 6.0%, combinata con un supplemento di 70 franchi sulle rendite AVS. Specialmente la riduzione dell’aliquota di conversione, che intende adeguare le rendite all’aumento dell’aspettativa di vita, non è mai riuscita a passare. A determinare questa situazione sono state le controverse misure di compensazione oppure il timore di fronte a una vecchiaia meno agiata dal punto di vista economico.

La popolazione invecchia sempre di più. E se nel secondo pilastro, nel corso degli anni in cui siamo professionalmente attivi non vogliamo – o possiamo – capitalizzare maggiori contributi, l’avere di vecchiaia attuale deve bastare per più tempo. La «contabilità spiccia» porta dunque all’evidente conclusione che dagli averi è possibile prelevare regolarmente di meno affinché il denaro duri di più. Le rendite devono quindi diminuire e di conseguenza deve calare l’aliquota di conversione. E se poi si aggiungono anche i tassi bassi sui mercati degli investimenti e il fatto che l’avere di vecchiaia attuale non può più essere investito in maniera redditizia dalla cassa pensione, la pressione sull’aliquota di conversione aumenta ulteriormente.

Il Consiglio federale ha posto in consultazione l’attuale revisione della previdenza professionale. Tale Tale consultazione durerà fino a fine maggio 2020. Prima, le parti sociali hanno messo sul tavolo un compromesso che i datori di lavoro e i sindacati sembravano ritenere accettabile. Lo sappiamo tutti: l’unità di vedute non è più all’ordine del giorno. Da parte della politica, dei datori di lavoro come pure dei sindacati giungono segnali che non promettono nulla di buono per la revisione.

Nell’ambito della consultazione, Previs ha trasmesso il proprio parere all’Associazione svizzera degli istituti di previdenza ASIP. Nel fare questo, pur tenendo ben presente ciò che era fattibile dal punto di vista politico, ci siamo concentrati come cassa pensione su quello che dal nostro punto di vista era necessario. 

 

Siamo del parere che

  • l’aliquota di conversione non debba solo scendere al previsto 6% ma che dovrebbe essere ridotta a una quota nettamente più bassa. Ricordiamo che entro il 2022 Previs ridurrà l’aliquota integrata al 5.5%, che dal punto di vista attuale appare ancora una percentuale elevata;
  • l’età di pensionamento in generale dovrebbe essere equiparata per donne e uomini, così come avviene già da tempo nei nostri piani previdenziali;
  • il processo di risparmio dovrebbe iniziare sostanzialmente prima, idealmente in maniera analoga ai contributi obbligatori all’AVS a partire dai 18 anni, e i contributi di risparmio dovrebbero essere incrementati in modo puntuale;
  • i contributi di risparmio per i lavoratori più anziani non devono tendenzialmente aumentare ulteriormente, bensì dovrebbero essere ridotti per migliorare le loro opportunità sul mercato di lavoro.

Siamo molto scettici nei confronti del contributo salariale sulla massa salariale soggetta all’AVS basato sulla proposta del Consiglio federale, che dovrebbe essere introdotto per finanziare un supplemento di rendita su 15 anni al fine di attutire l’impatto per la generazione di transizione. Non siamo contro la mitigazione degli effetti per la generazione di transizione, ciò di cui ci lamentiamo è la modalità di attuazione. Perché con la proposta dei contributi salariali viene introdotto nella LPP un elemento incompatibile con il sistema che secondo noi non è efficace. Il primo pilastro (AVS), nel cosiddetto sistema di ripartizione, provvede affinché gli attuali lavoratori finanzino le rendite odierne tramite le loro trattenute sul salario. Per contro, il secondo pilastro (LPP) si focalizza sul sistema a capitalizzazione, nel quale i versamenti delle singole lavoratrici e dei singoli lavoratori nonché dei datori di lavoro vengono accreditati sul conto individuale e messi a disposizione come avere di vecchiaia per il futuro pagamento delle rendite. Più ragionevole ci sembra dunque la proposta dell’ASIP, secondo cui per la generazione di transizione è previsto un aumento una tantum dell’avere di vecchiaia, che dovrebbe essere finanziato tramite accantonamenti da parte delle singole casse pensioni.

 

Attendiamo con ansia la discussione parlamentare del disegno di legge che il Consiglio federale redigerà dopo la consultazione. Alla luce dei pareri già oggi in parte molto divergenti, tale discussione sarà accesa e un referendum e quindi un’ulteriore votazione popolare sono praticamente certi. In realtà questo sarebbe un motivo in più per sottrarre la definizione dei parametri tecnici alla discussione politica tra destra e sinistra e per attuare finalmente gli adeguamenti urgenti sulla base dei fatti.

 

In ogni caso il consiglio di fondazione di Previs, nell’ambito della sua responsabilità strategica, si occuperà di nuovo dell’aliquota di conversione prendendo le necessarie decisioni per il futuro nell’ambito della propria libertà decisionale.

 

Le grandi linee della revisione sono disponibili sul sito dell’Ufficio federale delle assicurazioni sociali: www.bsv.admin.ch

  • riduzione dell’aliquota minima di conversione dal 6.8 al 6.0%;
  • supplemento mensile a vita per i beneficiari di rendite di vecchiaia e d’invalidità. Finanziamento solidale tramite lo 0.5% sul reddito annuo soggetto all’AVS fino a 853'200 franchi (valore per il 2019);
  • riduzione della deduzione di coordinamento dagli attuali 24'885 franchi ai 12'443 franchi;
  • adeguamento degli accrediti di vecchiaia e minore graduazione rispetto ad oggi;
  • soppressione delle sovvenzioni per gli istituti di previdenza con una struttura d’età sfavorevole.

1 Aliquota di conversione (AC), esempio: in caso di pensionamento l’avere di vecchiaia di CHF 100'000 con AC al 6.0% viene trasformato in una rendita annuale vitalizia di CHF 6'000

«La sostenibilità dei nostri immobili ci sta a cuore»

Previs investe oltre un quarto dei fondi previdenziali in immobili. Nell’attuazione della propria strategia immobiliare, il team Management del portafoglio punta sia su immobili residenziali esistenti sia su progetti innovativi di nuova costruzione come il progetto «Stadtsägi» a San Gallo.

Christoph Stäger, lei dirige il settore Management del portafoglio immobili di Previs. Com’è la sua abitazione?

Christoph Stäger: 15 anni fa sono ritornato con mia moglie nella casa paterna a Burgdorf. È interessante che mi sia imbattuto negli stessi temi che affrontiamo noi di Previs quando in base alla nostra strategia d’investimento investiamo fondi previdenziali in immobili, prevalentemente in immobili residenziali.

Cioè?

Christoph Stäger: Come per gli immobili di Previs, anche quando si è trattato di prendere una decisione sull’abitazione privata la posizione è stata un criterio centrale. Nella nostra casa abbiamo quindi migliorato lo sfruttamento del terreno aumentando l'altezza e ampliando l’edificio. Una simile crescita partendo dal portafoglio immobiliare esistente fa parte della strategia immobiliare anche di Previs – oltre all’acquisizione di progetti di nuova costruzione. I piani che abbiamo aggiunto alla nostra casa appartenuta a diverse generazioni li abbiamo fatti costruire in legno. Anche il tema dell’ecologia riveste grande importanza negli immobili di Previs, dal momento che gli investimenti devono essere sostenibili. E infine la nostra abitazione doveva essere ovviamente finanziabile, senza rappresentare un rischio inutile. Il principio secondo cui la sicurezza ha priorità sul rendimento vale anche per gli immobili di Previs!

Loris Hausammann, lei lavora insieme a Jürg Engemann come manager del portafoglio immobili junior nel team di Christoph Stäger. Come spiegherebbe il suo lavoro a una persona non esperta di immobili della sua cerchia di amici?

Loris Hausammann: Lo spiegherei così: lavoro presso Previs Previdenza nel settore che investe i fondi previdenziali degli assicurati in immobili. Siamo responsabili affinché i nostri immobili diano un profitto regolare. Ciò richiede una previsione a lungo termine dei costi e dei ricavi. Il compito del Management del portafoglio immobili è attuare la strategia immobiliare decisa dal consiglio di fondazione. In essa sono stabiliti i criteri che deve soddisfare un immobile ad esempio per quanto riguarda l’ubicazione, l’utilizzo o il rendimento.

Che cosa significa questo concretamente?

Loris Hausammann: Essendo presente un potenziale per gli investimenti, valutiamo l’acquisizione o l’ottimizzazione di immobili per rafforzare in tal modo il portafoglio immobiliare di Previs. Questo è composto da un insieme di immobili residenziali esistenti con un rendimento costante e da progetti di nuova costruzione in posizioni ben servite, come il progetto «Stadtsägi» a San Gallo (cfr. riquadro). Il Management del portafoglio ha anche il compito di controllare regolarmente gli immobili nel portafoglio. Quelli che non corrispondono alla strategia d’investimento vengono venduti.

Anche altre casse pensioni investono in immobili. Che cosa fa Previs di diverso?

Christoph Stäger: Gestiamo i nostri immobili in gran parte autonomamente. Curiamo in modo consapevole la vicinanza ai nostri immobili e locatari. Così sappiamo esattamente quali sono i punti dolenti e possiamo gestire attivamente il portafoglio immobiliare. Da noi ci sono circa 30 collaboratrici e collaboratori che si occupano degli immobili. Oltre che nel Management del portafoglio, lavorano soprattutto nei settori Gestione, Marketing, Direzione progetti e Servizi immobili. In questo modo copriamo tutte le competenze immobiliari «in house», garantendo di poter adottare le misure ottimali per ciascuno dei nostri immobili.

Redditi immobiliari stabili per assicurare le rendite: Il team Management del portafoglio immobili all’opera (da sinistra): Loris Hausammann e Jürg Engemann, manager del portafoglio immobili junior, Christoph Stäger, responsabile Management del portafoglio immobili.

Ci sono altre differenze?

Christoph Stäger: Gestendo autonomamente i nostri immobili, conosciamo alla perfezione le esigenze dei nostri locatari e li rendiamo partecipi della pianificazione di nuove costruzioni e dei risanamenti sul lungo periodo. Un esempio in tal senso sono le offerte di car sharing e le stazioni di ricarica per veicoli elettrici. In questo modo prestiamo un contributo efficace alla mobilità ecocompatibile. Ci impegniamo anche per ridurre il consumo di risorse e i gas a effetto serra, sostituendo le fonti di energia fossile con fonti rinnovabili e utilizzando per i nostri immobili materiali da costruzione possibilmente compatibili con l’ambiente. La sostenibilità dei nostri immobili ci sta molto a cuore e prendiamo sul serio la nostra responsabilità come proprietari.

Investimenti immobiliari sostenibili

Previs Previdenza gestisce un capitale di previdenza di 5.8 mia di franchi. Il valore del portafoglio immobiliare in Svizzera è pari a 1.3 mia di franchi. Ben 80 immobili sono di proprietà di Previs, che gestisce in autonomia le complessivamente 2'800 abitazioni.

Con la propria strategia immobiliare, Previs punta in maniera coerente sulla sostenibilità dei suoi immobili:

  • impegno verso i criteri dello Standard Costruzione sostenibile Svizzera SNBS;
  • elevata qualità urbanistica e architettonica, anche nello spazio esterno;
  • impiego di energie rinnovabili, riduzione dell’emissione di gas a effetto serra;
  • costruzioni sicure e prive di barriere architettoniche;
  • partnership affidabile con locatari, imprese e autorità.

L’offerta giusta nel luogo giusto: progetto immobiliare innovativo a San Gallo

Un simpatico aperitivo tra vicini nello «Sägiplatz», bambini che giocano tra moderni edifici in legno, chiacchiere rilassate tra studenti e persone anziane, un invitante ristorante direttamente fuori casa – il 2023/24 infonderà nuova vita nel sedime della vecchia segheria della città di San Gallo. In questo sito Previs, in qualità di vincitrice di un concorso tra investitori, realizza l’innovativo progetto di nuova costruzione «Stadtsägi» per 280 inquiline e inquilini. 

I vantaggi: 

  • miniappartamenti e abitazioni condivise per studenti, spazio per famiglie e per nuove soluzioni abitative (ad es. con la possibilità di modificare facilmente la suddivisione dello spazio);
  • offerta di servizi per i locatari (ad es. pulizia);
  • appartamenti completamente arredati, anche per persone anziane;
  • la costruzione in legno assicura un ambiente abitativo naturale, è ecologica, duratura ed economica;
  • rete di calore di prossimità con riscaldamento a trucioli di legno.

www.previs.ch/it/immobilien

Il complesso residenziale innovativo e concepito in legno «Stadtsägi» a San Gallo offre uno spazio abitativo e di vita diversificato e sostenibile per andare incontro a diverse esigenze e generazioni.

 

Citazione di Suzanne Szentkuti, urbanista di Thun: «Posso raccomandare Previs in tutta coscienza a tutti i Comuni e città come investitore e partner nello sviluppo urbano. Gli specialisti della cassa pensione ascoltano e sono pronti a sviluppare e attuare insieme le soluzioni. Questo è tutt’altro che scontato.» 

Un nuovo cliente nella cassa di previdenza Comunitas

Il 1º gennaio 2020, nella Svizzera orientale, due case per anziani e di cura esistenti sono state accorpate per dare vita alla Casa Viva Chläggi. Ora i fondi previdenziali degli 84 collaboratori vengono gestiti da Previs Previdenza. Un’intervista al consigliere d’amministrazione Roman Bader.

Previsione: Perché ha fatto verificare la precedente soluzione di previdenza?

Roman Bader: Con la nuova fondazione di Casa Viva Chläggi sono state accorpate le due case per anziani e di cura dei Comuni di Hallau e Neunkirch. Di conseguenza, sono stati disdetti tutti i rapporti di lavoro con i Comuni e stilati nuovi contratti di assunzione con Casa Viva Chläggi. La nuova fondazione ha portato inevitabilmente a una nuova soluzione di previdenza. I responsabili di Casa Viva Chläggi hanno quindi colto l’occasione per verificare le precedenti condizioni della cassa pensione.

Il confronto tra le casse pensioni è impegnativo. Come si è orientato in questa materia complessa?

Ci è stato chiaro da subito che avevamo a che fare con un tema molto complesso e quindi abbiamo chiesto supporto tecnico al nostro broker. Abbiamo così potuto garantire una discussione obiettiva e neutra nel conflitto tra gli interessi del datore di lavoro e dei lavoratori. Si è presto capito che non era possibile un paragone esatto con la precedente soluzione della cassa pensione. Il broker ci ha aiutati a sviscerare i tratti distintivi e a ponderare le relative conseguenze.

Che cosa vi ha indotti a passare a Previs?

Alla precedente cassa pensione il datore di lavoro era tenuto a versare, fino a un grado di copertura del 115%, contributi di stabilizzazione nell’ordine del 3% della massa salariale. Questi contributi considerevoli tuttavia non beneficiano direttamente i collaboratori. Lo ritenevamo inopportuno. Eravamo del parere che i nostri contributi dovessero confluire il più possibile direttamente ai collaboratori e non essere utilizzati per migliorare la situazione finanziaria generale della cassa. A quel punto è stato valutato il grado di copertura nettamente inferiore della cassa di previdenza Comunitas presso Previs. I restanti costi e prestazioni oscillavano all’incirca sullo stesso livello. Tale situazione ci ha posti di fronte a un dilemma: mentre il datore di lavoro poneva al centro il notevole risparmio sui costi dovuto alla soppressione del contributo di stabilizzazione, i collaboratori avrebbero preferito la cassa con il grado di copertura più elevato. In un colloquio di fiducia con i rappresentanti delle lavoratrici e dei lavoratori alla fine sono prevalsi gli elevati risparmi sui costi.

Come sono stati informati i collaboratori in merito alla nuova cassa pensione?

La fondazione di Casa Viva Chläggi e l’inizio dell’attività operativa sono avvenuti in tempi molto stretti. È stato necessario chiarire e disciplinare innumerevoli dettagli. La decisione relativa alla cassa pensione era solo una delle molte questioni da risolvere. La decisione a favore di Previs è avvenuta poi solo a fine novembre 2019. È in programma un evento informativo. Siamo molto lieti che vi parteciperanno anche tre collaboratori di Previs. In questo modo a Previs sarà dato un volto e ciò è essenziale perché contribuisce a rafforzare la fiducia dei nostri collaboratori nei confronti della nuova soluzione di cassa pensione.

Quando andrà in pensione?

In questo momento nessuno è in grado di rispondere con certezza a questa domanda. L’unica cosa sicura è che la mia pensione è ancora molto lontana. Suppongo che prima di allora le regole del gioco cambieranno ancora in misura considerevole. Ormai si dovrebbe sapere che l’aumento dell’aspettativa di vita e i minori proventi da interessi porteranno ad adottare misure inevitabili. Finora ciò si è manifestato in minori aliquote di conversione e accrediti degli interessi. Secondo me in un prossimo futuro sarà pressoché inevitabile aumentare l’età di pensionamento.

 

«Secondo me sarà pressoché inevitabile aumentare l’età di pensionamento.» Roman Bader, consigliere d’amministrazione Casa Viva Chläggi

Casa Viva Chläggi

Nelle case per anziani e di cura «Am Buck» a Hallau e «Im Winkel» a Neunkirch, Casa Viva Chläggi assiste complessivamente 75 residenti. Gli enti responsabili sono i quattro Comuni Gächlingen, Hallau, Neunkirch e Oberhallau. Trovate ulteriori informazioni sotto www.casavivachlaeggi.ch.

Antonio Parma e app – una combinazione perfetta pronta per i nostri assicurati

Da molti anni, Antonio Parma accompagna gli assicurati interessati rispondendo a domande circa la previdenza professione e le soluzioni di previdenza di Previs. Ora il popolare sito web appare con un nuovo look e va a integrare la app per assicurati che tra breve sarà anche disponibile come applicazione sul computer.

Antonio trova il grande amore e si sposa.

Antonio Parma è il nome del simpatico uomo virtuale che in diverse situazioni della vita impara a conoscere gli influssi e le conseguenze sulla previdenza professionale. La sua storia inizia con l’attività lucrativa in una casa per anziani e di cura, prosegue con il matrimonio e la formazione di una famiglia fino all’acquisto di una proprietà abitativa. Con l'avanzare dell’età Antonio riflette sulla sua rendita e decide di migliorare la sua situazione economica nella terza fase di vita con un riscatto nella cassa pensione. Dopo alcuni anni di matrimonio, Antonio divorzia e alla fine cade anche in uno stato di burnout per cui percepisce una rendita d’invalidità. Dopo il reinserimento nel modo del lavoro inizia per lui la pianificazione finanziaria in vista del pensionamento con riflessioni sull’età di pensionamento, sul pensionamento parziale e sulla rendita/sul capitale. 

Con il nuovo sito web sotto www.antonio.previs.ch gli assicurati interessati possono farsi velocemente un’idea della previdenza professionale senza dover studiare i dettagli dell’esteso regolamento di previdenza. I video trasmettono in modo semplice e comprensibile informazioni e retroscena su temi scelti della previdenza professionale. 

App per assicurati come versione desktop 

In aggiunta al sito web informativo di Antonio Parma, con la pratica app gratuita gli assicurati possono informarsi sulla propria situazione previdenziale, scaricare il loro certificato d’assicurazione personale e ad esempio simulare un riscatto 1:1. A breve tutte le funzioni della app per assicurati saranno disponibili anche nella versione web per computer, con tutti i comuni browser di Internet. Maggiori informazioni sotto www.previs.ch/it/versicherten-app.

 

La app per assicurati funzionerà in futuro su tutti i dispositivi.